mercoledì 20 luglio 2016

Diario di Sara
 GIORNO 4, lunedi 18 luglio. Sveglia alle 6.30. Oggi conoscerò i bimbi dell'Asilo! Quando io e Stefano arriviamo, ci sono già molti bambini che cantano insieme al maestro. È un'emozione incredibile. Mi siedo in mezzo a loro, sono un po timidi, alcuni di loro non hanno mai visto un bianco, ma sono curiosi, uno mi tocca la caviglia, incredulo di vedere che non è polvere quella che ho sulla pelle! Dopo un'ora mi ritrovo con una decina di bambini addosso, che mi toccano ovunque e mi abbracciano. La timidezza è scomparsa, e tutti vogliono giocare.Oggi nella classe dei 4 anni abbiamo fatto i numeri da uno a dieci. Noto adesso quanto didattica sia ridotta come materiale si hanno solo fogli di carta e matite. Questo posto è un'isola felice: molti bambini soffrono di malnutrizione e non hanno l'acqua, eppure sorridono tutti, e l'Asilo offre l'enorme opportunità del servizio prescolare, vitale per poter affrontare la scuola primaria e combattere il fenomeno dell'abbandono scolastico. All'Asilo i  bambini trovano le cure sanitarie di cui hanno bisogno, cure che altrimenti non troverebbero altrove. Adesso sono qui, sul balconcino della missione e, mentre scrivo, un gruppo di bambine mai viste passa cantando a voce alta e mi saluta, poi proseguono tenendo la testa girata e sorridendomi.  E mentre scrivo, mi sento ancora incredula di tutto questo.

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