mercoledì 20 luglio 2016

Diario di Sara
Giorno 3,  Domenica 17 luglio
Oggi è  un giorno speciale: primo perché é  domenica; secondo perché  io e Stefano verremo presentati durante la messa alla comunità  e verremo accolti. Per questo motivo terremo un piccolo discorso in chiesa. La messa si svolge in modo diverso rispetto a come avviene in Italia: la celebrazione viene eseguita dai laici, sia in portoghese che in macua, e si canta moltissimo, dopo ciascuna lettura!
La bianca chiesa è ora invasa  dai mille colori delle capulane delle donne (i vestiti). Non ho mai vissuto in un'atmosfera tale. Poi è  l'ora del discorso, parla prima Stefano in portoghese e poi un maestro del villaggio traduce in macua per chi non conosce la lingua. Poi arrivo io, emozionata perché  dovrò parlare davanti a persone mai viste, che chissà cosa potrebbero pensare di una "bianca" arrivata nel loro villaggio! "Salama!", li saluto in macua e loro tutti insieme ricambiano! Parlo in italiano, Stefano traduce in portoghese e il maestro in macua.
Le mie parole giungono agli ascoltatori che alla fine mi applaudono. Anche questa é  fatta! Alla fine della messa molte persone vengono da me e Stefano e presentarsi e a darci il loro benvenuto! (Che bellezza!) 
Nel pomeriggio io e Stefano visitiamo l'Asilo Girassol e Suor Analia ci spiega quali sono le problematiche. Quando raccontavo ai miei amici che sarei venuta qui, molti mi chiedevano: "...E che cosa farai li in Mozambico?". Qualcosa sapevo rispondere, ma anche io ero un po incerta su quello che avremo fatto. Oggi scopro che qui c'è  bisogno di fare  tutto. Tutte le cose banali, che ho sempre dato per scontato, qui sono un serio problema. È  quasi impossibile riuscire a trovare qualcuno che sappia fare dei lavori, e se così fosse, i prezzi sono altissimi. La costruzione di una grondaia, di un canale di scolo, di una recinzione sicura, la manutenzione delle cisterne e dei servizi igienici, sono delle imprese! Senza contare che, qualora il lavoro iniziasse, dev'essere terminato entro ottobre, perché  poi subentrerebbe l'estate e, quindi, la stagione delle piogge torrenziali, che rovinerebbe l'opera. Qui é una lotta continua, e queste cinque suore, da sole, devono fronteggiare tutto questo, e molto altro. Nonostante ciò  tutti vivono le giornate sorridendo, barcamenandosi tra  i problemi quotidiani.

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