domenica 29 maggio 2016

Batikkando
Giovedì 19 maggio, Io, Ivo, Elisabetta e Stefano abbiamo passato una giornata insieme ai bambini e ai ragazzi delle scuole medie e elementari di Bruino. Si trattava di una giornata durante la quale le diverse scuole del paese si intrattenevano con attività quali balli, giochi e disegni nei diversi stand predisposti nella piazza centrale.

Il nostro stand era dedicato ai Batik, le tele pitturate utilizzando una tecnica in cui vengono coperte le zone che non si vogliono tingere tramite cera e si intingere il resto direttamente nel colore. Nel corso della mattinata sei classi diverse, di quarta e quinta elementare e di prima e seconda media si sono alternate nel nostro banchetto, alcune realizzando il disegno da pitturare e altre occupandosi del colore. Su piccoli pezzi di stoffa quadrati, i nostri artisti, hanno inciso immagini che ricordassero l’Africa, come vasi, soli, capanne, giraffe, ma anche composizioni da veri professionisti come villaggi e riproduzioni di batik che abbiamo mostrato, provenienti dal Mozambico.
L’armonia e il lavoro di gruppo tra i gruppi hanno permesso di arrivare ad ottimi risultati finali e a batik decisamente originali, colorati con polveri mescolate ad acqua, rosse, marroni, arancioni, blu e gialle.


Siamo rimasti particolarmente colpiti dall’attenzione prestataci dai ragazzi che ascoltavano le nostre spiegazioni e hanno anche fatto domande sull’Africa, curiosi di capire come funzionasse la vita lì.
A fine giornata ci siamo trovati con 25 mini Batik, che la nostra Elisabetta ha cucito insieme e che verranno esposte nella meravigliosa mostra presente nella biblioteca di Bruino, mostra che contiene tutti i lavori dell’anno scolastico, tra cui anche quello realizzato con noi, sui bambini della scuola Girassol di Metoro.
Il risultato finale, questo grosso striscione di batik, è stato molto soddisfacente, e l’impegno dei ragazzi si è visto anche attraverso l’opera realizzata.

Speriamo di poter ripetere giornate come queste e di trovare nuovamente insegnanti e ragazzi disponibili ad ascoltarci e ad aiutarci.

Stefania

giovedì 19 maggio 2016



L’ORA DEL DOPO SCUOLA!

È ormai da quasi un anno che all’Oratorio Cafasso in Borgo Vittoria, grazie a SOLE, abbiamo attivato il servizio di dopo scuola. Il nostro punto di partenza è stato quello di guardarci attorno e renderci conto delle esigenze (quanto mai urgenti!) del borgo. 
Il nostro cammino comincia da qui.  Chi sono i più svantaggiati, coloro che raccolgono tutte le condanne di una situazione difficile come questa? 
Secondo noi sono i bambini, che riscontrano le maggiori difficoltà in ambito scolastico, luogo dove ormai le risorse sono ridotte allo zero e dove purtroppo emergono le disuguaglianze. Analizzando tutte le situazioni complesse, abbiamo notato che vi è un elemento più importante di altri, senza la quale non si instaurerebbe nessuno legame: la lingua.
 La comunicazione è l’elemento che permette di entrare in relazione con l’altro, di conoscere il diverso da sé, è ciò che muove gli affetti, che permette di esprimere ciò che siamo e sentiamo, di argomentare le nostre scelte. I gesti sono importanti, ma non bastano. In questo mondo, in cui la retorica a favore di cause poco ortodosse si è affermata, è sempre più urgente la necessità di formare giovani che sappiano presentare, argomentare e difendere la propria persona nella sua interezza con lo strumento del linguaggio. Abbiamo perciò scelto tutti quei bimbi con difficoltà con la lingua italiana: bambini affetti da disturbi specifici di apprendimento (dislessia ecc.) e bambini figli di genitori stranieri. Lungo il nostro cammino ci siamo resi conto poi che sono proprio i bambini figli di genitori stranieri ad avere le maggiori difficoltà linguistiche che, tendono a migliorare con molta lentezza, proprio a causa dello svantaggio linguistico che affrontano i genitori stessi. Ci siamo resi conto che questi bimbi e le loro famiglie, nell’affrontare un cambiamento culturale così drastico, hanno bisogno di un supporto vivo, pratico e psicologico, che li accompagni nell’educazione dei figli, anche solo rappresentato da un saluto gentile e alcune premure.

Abbiamo cominciato a settembre con soli tre bimbi: pensando che fosse meglio seguirne pochi ma ad personam in modo da garantire ordine e un lavoro mirato su ciascuno. Eravamo solo io e Valentina, e all’inizio abbiamo arrancato un po’. Alcuni bambini, infatti, avevano dei notevoli problemi scolastici, sia dal punto di vista del rendimento che del comportamento. Ci siamo tirate su le maniche e abbiamo cominciato a lavorare sodo su chi aveva più bisogno. Luca (nome d’invenzione), ad esempio, leggeva a malapena, faceva molta fatica a ricordarsi tutte le lettere dell’alfabeto, e sembrava che fosse destinato all’insuccesso scolastico. Quando abbiamo potuto, abbiamo aumentato gli incontri in modo da poter lavorare più intensamente. Piano piano Luca è migliorato, ha cominciato a leggere e ad imparare a memoria un sacco di poesie (su cui ha preso anche 9!!!) con sua enorme soddisfazione e dei suoi genitori (e ovviamente nostra!).
Dopo qualche mese si sono aggiunte anche Claudia, ex-dirigente di una scuola primaria, e Adriana, maestra anche lei. Abbiamo perciò potuto aumentare i nostri incontri a due volte a settimana, ottenendo migliori risultati ed instaurando relazioni sempre più profonde con i nostri bimbi. Siamo anche riuscite ad aggiungere altri due bimbi con cui stiamo lavorando intensamente per risolvere alcuni problemi scolastici. Con i genitori si è instaurato un rapporto di fiducia tale che siamo venute in contatto con le rispettive insegnanti, creando un ponte tra la scuola e i genitori, entità che non sempre si comprendono quanto vorrebbero.  

Vedere i progressi di questi bimbi mi ha riempito il cuore di gioia; ogni volta che fanno un passo avanti non posso che sentirmi orgogliosa di loro e felice nel dare un contributo a questa causa così fondamentale, che è l’istruzione. 
Abbiamo sempre riposto nell’educazione la più grande speranza per le future generazioni, dunque non possiamo che continuare nel nostro cammino, qui come in Mozambico all’asilo Girassol, sperando che sempre più volontari si mobilitino per abbattere le disuguaglianze, al fine di garantire a ciascun bambino lo stesso punto di partenza.
                                                                                          Sara    

giovedì 12 maggio 2016


Mensamica, che cosa è?

Arriva sempre, verso le 12, attraversa il cortile e se c’ è il sole si accomoda sulla panchina. Nei mesi freddi entra nella sala e trova posto accanto alla stufa.
Un giorno, guardandomi con gli occhi chiari e lucidi, in attesa di sciogliersi in lacrime mi ha detto:
“ La carità non è fatta solo di pane”.
Proseguendo nella frase mi racconta di sua mamma che glielo ricordava sempre .
Questa frase me la porto dentro e insieme a Erminia, Arnaldo, Evelyn e Gioia tentiamo di metterla in pratica.

Mensamica si trova all'interno della Parrocchia San Giuseppe Cafasso. In un quartiere molto complesso e difficile.
È una mensa dove insieme al cibo tentiamo, appunto, di trasmettere amicizia e calore .
La signora dagli occhi chiari è Giulia vive da sola e gli unici giorni in cui parla con qualcuno sono il martedì, il mercoledì e il giovedì. Sono i giorni della settimana di apertura della mensa.

Mensamica sta diventando una piccola famiglia dove, con le difficoltà e gli imprevisti, ci troviamo insieme per condividere il pranzo.
Il signor Luca Arzillo, ottantacinquenne viene tutti i giorni, ed insieme a Mario, Domenico e Nicola si raccontano di tempi passati e molte volte al termine del pranzo intonano un canto alpino.
Ma, insieme a chi cerca di combattere la solitudine c’è anche chi viene perché non ce la fa ad andare avanti.

Una coppia giovane dall’aspetto elegante e dai modi gentili viene perché non ha un posto dove andare. Hanno passato parte dell’ inverno a dormire in un container, ora trovano riparo in un dormitorio.
Queste sono le storie che fanno più male. Storie cariche di sofferenza e dolore ma portate con dignità.

Ogni tanto si festeggia: l’assegnazione di un appartamento, un lavoro o più semplicemente un compleanno.
In questi giorni una bella notizia ha rallegrato noi volontari! Fabrizio, un nostro caro amico e volontario in cucina, dopo nove mesi di un corso di formazione per servizi alberghieri ha avuto un contratto per quattro mesi!!
Una grande gioia per Fabrizio cinquantenne ospitato in Parrocchia e successivamente in un cohusing. Si è impegnato molto nel corso ed è stato uno tra i migliori. Il tempo trascorso con noi è stato speso bene.

Ecco: anche a noi volontari Mensamica serve.
Ognuno di noi ha un motivo per stare qui e ad ognuno di noi Mensamica trova una risposta .

Questa è Mensamica! 





sabato 7 maggio 2016

Attività nelle scuole 
S.M. “Caduti di Cefalonia” (Torino) e I.C. “66 Martiri” (Grugliasco)

Per il secondo anno consecutivo si è svolta un’attività nelle scuole medie (classi prime e seconde) che è consistita nella visione di un film, nel successivo approfondimento delle tematiche in classe con gli insegnanti e in un momento di discussione ed ampliamento da parte di soci di Sole (Stefano, Ivo e Dida).
 I film sono stati: “Il sole dentro” per due classi prime della “66 Martiri” e “Vado a scuola” per 4 classi prime della “Caduti di Cefalonia” e 4 classi seconde della “66 Martiri”.
Con gli insegnanti i ragazzi hanno prodotto disegni, poesie, cartelloni e presentazioni multimediali dimostrando un notevole interesse e capacità di giudizio. Tutti hanno colto le differenze di atteggiamento tra loro e i loro coetanei nei confronti sia della scuola che delle relazioni tra compagni.


E’ anche emersa la voglia di conoscere meglio i paesi presenti nei film ed anche le attività della nostra associazione.

Parole come solidarietà, amicizia, motivazione, sogni ma anche violenza , sfruttamento e povertà sono ricorrenti nelle discussioni fatte e, forse, hanno lasciato qualche segno per il futuro di questi ragazzi che, soprattutto nelle classi prime hanno manifestato il desiderio di continuare in qualche modo questo percorso.


lunedì 2 maggio 2016

Lettera da Suor Analia 

Amici di SOLE, vi presentiamo la lettera sulle novità dell'Asilo Girassol. Scritta da suor Analia, commovente e piena di grinta.... non possiamo che ringraziarla per il suo operato e supportarla con ogni mezzo di cui disponiamo! E anche grazie a tutto lo staff locale dell'asilo Girassol che assiduamente da forza e lavoro quotidiano al sogno comune del "veder fiorire i nostri bambini in mezzo a tanta povertà". Generose e generosi combattenti, state certi che celebreremo anche da lontano i 10 anni dell'asilo Girassol il 6 Settembre 2016.

 " Cari compagni e compagne di cammino, continuiamo in questa avventura di collaborazione perché in questo mondo si possa vivere con un po' più di allegria e dignità. In questo nuovo anno (l'anno scolastico in Mozambico l'anno scolastico inizia a fine Gennaio) abbiamo 153 iscritti ci sono in lista di attesa 43 bimbi. In questi primi mesi, quando un bambino desiste ne inseriamo uno nuovo. Ogni giorno mediamente 125 bambini frequentano l'asilo. Nella classe dei 3 anni, dove abbiamo molti bambini, è stato inserito un nuovo educatore. Pablito, un giovane del gruppo seguito da Suor Pepita. E' un ragazzo che ha una piccola borsa di studio e in cambio da una mano nel seguire i bimbi dell'asilo. Cecilia è la nuova coordinatrice dell'Asilo Girassol. Il 15 febbraio è stato inaugurato l'anno scolastico: erano presenti ben il 90% dei genitori!!! Tutto in semplicità, allegria e partecipazione. I genitori stanno comprendendo l'importanza del piccolo contributo che chiediamo (circa 1 euro al mese). Un altro passo avanti con loro è stato la presa di coscienza sull'essere genitori, sull'affrontare i temi della salute, dell'alimentazione e dell'istruzione. Il raccolto dell'orto della missione è stato buono. Stiamo approfittando dei fagioli, zucche, granoturco e mandioca per integrare i pasti quotidiani. Per quanto concerne lo sviluppo dei bambini, possiamo affermare che sta procedendo bene. Poniamo particolare attenzione alla psicomotricità, all'apprendimento della lingua porteghese e al raziocinio. Con gli educatori abbiamo preparato strumentazione scolastica e giochi con materiale di riciclo. Tutti gli ultimi venerdì del mese proiettiamo un film al centro di formazione; ai bimbi piace molto, è un'attività che porta allegria! Il clima dell'asilo è buono, gli educatori lavorano in equipe seguendo un piano studi realizzato a partire dall'esperienza degli anni passati. Cosa posso ancora dire?!?!? E' una benedizione riuscire ad offrire questo spazio formativo a questi bambini. Grazie per tutto quello che voi fate e per il vostro sostegno. Sappiamo che l'asilo Girassol è come un figlio per voi e senza il vostro prezioso aiuto non potrebbe esistere. Quando vedo il sorriso di questi bambini mentre giocano, fanno ginnastica, imparano a tenere in mano una matita, pitturano, danzano, cantano con entusiasmo, scrivono vocali e numeri, il cuore si riempe di gioia pensando alla grande possibilità che hanno. Ogni giorno sento che insieme, noi e voi, possiamo dare questa opportunità educativa. La distanza non esiste quando c'è una grande causa comune che vede il bene di questi bambini, come dare la possibilità di crescere in allegria, salute e di vivere dignitosamente. Grazie ancora una volta per rendere possibile questo sogno che permette ai nostri bambini di fiorire in mezzo a tanta povertà! Il 6 settembre l'Asilo Girassol compirà 10 anni e ci sarà una festa per condividere con gioia e allegria questo traguardo. Seppur distanti saremo insieme ed uniti in questo momento di grande festa. Carissimi saluti, Suor Analia.”